Le Giornate FAI di Primavera: un successo per le allieve e gli allievi dell’Istituto 25 Aprile Faccio
Il 22 e 23 marzo scorsi, le allieve e gli allievi dell’Istituto 25 Aprile Faccio hanno avuto l’opportunità di partecipare alle Giornate FAI di Primavera. In qualità di “Apprendisti Ciceroni”, hanno guidato i visitatori alla scoperta di tre siti storici locali del Comune di Forno C.se: il Municipio, la Cappella di San Bernardo e il Mulino Val.
L’iniziativa ha richiamato oltre 1.000 visitatori, in soli due giorni, che hanno potuto apprezzare non solo la bellezza e il valore storico di questi luoghi, ma anche la passione e la competenza dei giovani ciceroni, che hanno svolto un lavoro impeccabile.
Nonostante le condizioni meteorologiche poco favorevoli, che hanno visto alternarsi pioggia e freddo, il progetto ha avuto un grande successo ed è stato apprezzato dai visitatori e dalle istituzioni locali, che hanno voluto congratularsi con gli studenti per l’entusiasmo e la preparazione dimostrati.
Questo progetto è parte integrante delle attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) della scuola, che offre agli studenti l’opportunità di imparare sul campo e di entrare in contatto diretto con il patrimonio culturale del nostro territorio.
Il Municipio di Forno C.se, con la sua architettura storica, la Cappella di San Bernardo, simbolo di devozione e tradizione, e il Mulino Val, particolarità architettonica canavesana unica nel suo genere, sono diventati palcoscenico ideale per un incontro tra passato e presente.
Le Giornate FAI non sono solo un’opportunità per scoprire luoghi spesso poco conosciuti, ma anche un’importante occasione di formazione per i giovani. Grazie alla collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano, gli studenti hanno potuto vivere un’esperienza diretta con il patrimonio culturale di prossimità, imparando a valorizzare e a trasmettere l’importanza della conservazione di un patrimonio storico più ampio.
Il grande successo delle Giornate FAI di Primavera a Forno Canavese è il risultato di un lavoro di squadra che ha visto protagonisti gli studenti, coordinati dal dipartimento di storia dell’arte, le istituzioni locali e tutti i docenti che hanno partecipato con entusiasmo, mettendosi in gioco insieme ai propri allievi.
Un’esperienza che ha, non solo, arricchito i giovani partecipanti, ma che ha rafforzato il legame tra la scuola, il territorio e la comunità.