Il 27 Gennaio è il “Giorno della Memoria“, istituito per “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Anche nel nostro Istituto i docenti di italiano, storia e altre materie proporranno letture, testimonianze e documenti video per riflettere con gli studenti su ciò che è accaduto. Il 27 gennaio è una data che ci sollecita a conoscere Auschwitz e la Shoà, per trasmettere ad altri le testimonianze degli ex deportati e per provare a trarne un messaggio di vita e di speranza, affinché le atrocità dei lager non si ripetano più. Il bene esiste e sta a noi sceglierlo.
È quello che ci ricorda Primo Levi in “Se questo è un uomo” parlandoci di Lorenzo, un civile che lo scrittore incontrò nel terrore di Auschwitz, un operaio italiano che lo aiutò portandogli del pane e parte del suo rancio ogni giorno, per sei mesi, donandogli una sua maglia, inviando per lui in Italia sue notizie e consegnandogli le risposte.
Dice Levi: “Io credo che proprio a Lorenzo debbo di essere vivo oggi; e non tanto per il suo aiuto materiale, quanto per avermi costantemente rammentato, con la sua presenza, con il suo modo così piano e facile di essere buono, che ancora esisteva un mondo giusto al di fuori del nostro, qualcosa e qualcuno di ancora puro, non corrotto e non selvaggio, estraneo all’odio e alla paura. (…) Lorenzo era un uomo. (…) Grazie a Lorenzo mi è accaduto di non dimenticare di essere io stesso un uomo”.