Livinglabcat 2022

Anche quest’anno nelle prime settimane di scuola gli studenti dell’ultimo anno del corso CAT sono saliti in quota per partecipare al LIVINGLABCAT, tre giorni di attività outdoor fra le montagne della Valle Soana. Tre giorni che da dieci anni ormai sono punto fermo della didattica dei futuri geometri, tre giorni a cui solo per gravi motivi si manca perché sono narrati da un anno all’altro come qualcosa di imperdibile.

Gli ingredienti di questa esperienza sono semplici e genuini come quelli della torta di mele fatta in casa: studenti con formazione teorica in ambito topografico e edile, docenti sufficientemente sperimentatori e resilienti, qualche ex allievo e/o professionista disponibile a condividere conoscenze e esperienze, strumenti topografici che spaziano fra tradizione e ultime tecnologie, rotelle metriche, disto, droni, stazioni totali e GNSS…tutto incorniciato dalle montagne che, insieme agli spazi dell’Aquila Bianca di Pianprato, fanno da ufficio e spazio di condivisione.

Negli anni i futuri geometri hanno scorrazzato su e giù per la valle rilevando borgate, strade, piazze, pendii, terrazzamenti. Da un paio di anni il laboratorio ha preso una identità più stanziale ma non meno efficace da un punto di vista esperienziale. Il piccolo agglomerato di case di Pianprato è ostaggio per tre giorni degli studenti che, nella tranquillità settembrina (quest’anno agevolata dalla chiusura per lavori della strada a Valprato) diventano esploratori, misuratori e liberi abitanti degli spazi della borgata. Ai docenti l’onere di guidarli in differenti esperienze che spaziano dal rilievo d’interni, a quello di opere a sviluppo lineare, di aree aperte, rilievo fotogrammetrico e catastale, analisi visiva di fabbricati. Non programmato, quest’anno è arrivato anche un riconfinamento catastale commissionato sul momento da signori che cercavano di identificare la loro proprietà. Ogni passaggio di questa esperienza prevede l’analisi del problema, la programmazione, l’acquisizione delle misure e la loro elaborazione.

Livinglabcat è però anche altro, lo testimonia il fatto che nemmeno nei due anni bui della pandemia si è fermato, ha sfruttato pienamente il suo spirito libero e la potenza degli spazi aperti e ha continuato a offrire la possibilità di condividere, oltre alla esperienza tecnica, cieli stellati, piatti genuini, risate, pensieri al buio, passeggiate, giochi, sogni di futuro.

Chi ha vissuto questa esperienza negli ultimi dieci anni è tornato a casa probabilmente con qualcosa oltre l’esperienza scolastica, qualcuno ci ritorna, anche solo per un saluto perché lì è stato bene… magia? Forse…o forse l’ingrediente segreto della torta di mele!

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