Celebrando il 25 Aprile

Tutti insieme a ricordare il sacrificio di quanti si sono impegnati per la nascita della nostra
Repubblica.

Martedì 25 Aprile, a simboleggiare questa condivisione la Staffetta della Liberazione, formata da
alcuni corridori, ha unito in questa giornata i comuni di Castellamonte, Cuorgnè e Rivarolo.

Alcuni nostri studenti con i loro docenti di lettere hanno partecipato attivamente alle manifestazioni nei comuni di Castellamonte e Cuorgnè.

La studentessa Elisa Gametro, classe VH, e lo studente Simone Marotta, classe IVM, accompagnati dalla Prof.ssa Piera Giordano, hanno partecipato, alla commemorazione delle Festa della Liberazione che si è svolta a Castellamonte, portando il loro messaggio di pace e di amore per la libertà e la democrazia. Hanno proposto le ultime e commoventi parole scritte da giovani uomini e donne condannati a morte per aver difeso il valore della giustizia e della fratellanza e due poesie, Primavera ’44 e La marcia della pace, di Tullia de Mayo.

A Cuorgnè sono intervenuti Marco Salbego di 5A e Elisa Papurello di 5C che con le loro docenti Cristina Menighetti e Elvira Penna hanno proposto due interventi di riflessione su questa giornata uniti dal filo rosso delle note musicali. Li riportiamo integralmente qui di seguito per condividere questo momento di riflessione con chi non ha potuto partecipare alle manifestazioni.

STAFFETTE IN BICILETTA

Vanda, Gina, Rina, Rosina, Bruna, Antonia, Elisabetta
La staffetta in bicicletta Pompa cuore Il sangue ancora…
La staffetta in bicicletta, Serafina, Alice, Anita, Passa il ferro, l’arma, la vita
Passa il testimone Che arrivi fino a noi Come il vento di primavera
…Questa è la libertà: azione e responsabilità
Guardo i vostri nomi …. Che sanno di un altro paese, Di aspirazioni migliori
In cui è venuto naturale Prendere parte e da che parte stare
Iside, Nelda, Natalina, Adriana, Stella, Ada, Armina
… Emma, Zaira, Alma, Corina, Vincenzina, Desdemona, Lina
La staffetta in bicicletta, Baluardo di civiltà, Testimoni di umanità
Fiori sulle sepolture E cure… Per fare Guerra alla guerra
….. Ada, Gina, Agnese, Armida Che scrivete una storia minore, Di partecipazione
Un litro di latte, Un pezzo di pane, Un chilo di carbone tolto al nemico
È fermare l’occupazione, Resistenza, latitanza
Corrimi dietro, Corri veloce E non dire parole

Voi che passate il testimone, Perché arrivi più avanti, Perché arrivi fino a noi
Che ancora abbiamo da resistere, Al mostro e le sue fauci
…Per fermare ogni guerra, insegnateci
Voi madri, figlie, Sorelle, compagne dell’umanità, ricordateci Come il vento di primavera
Non si ingabbia nella rete, Come i vostri capelli, come i sorrisi
Come l’aria quando corre in bicicletta
Questa è la libertà: azione e responsabilità
Voi che di voi dite che Non vi sembra d’aver fatto granché

Queste parole sono parte di una canzone di Vinicio Capossela, STAFFETTE IN BICICLETTA

E’ dedicata a tutte le donne che hanno preso parte alla Resistenza Partigiana; in essa è contenuta tutta l’essenza di ciò che ha rappresentato la resistenza da parte delle donne, nel nostro paese.

Proprio a loro, alle Staffette Partigiane, Noi studenti abbiamo voluto dedicare il nostro pensiero.

 A quelle Donne che in silenzio e con grande coraggio hanno combattuto contro il nazifascismo ed hanno contribuito a ridare la libertà all’Italia dopo anni di soprusi, ingiustizie, violenze, morte e devastazione. Donne che nell’ombra hanno combattuto convinte “di non aver fatto granché” ed invece hanno dato la vita per la libertà di tutti. Libertà che sta a noi, oggi, continuare a difendere. Tocca a noi “prendere parte e decidere da che parte stare” per onorarne degnamente il loro ricordo.

Oggi, il 25 Aprile, festeggiamo la liberazione dell’ Italia, probabilmente senza questo giorno non esisteremo come cittadini liberi quali siamo ora, ma vorrei soffermarmi per commemorare quanti hanno lottato e versato il proprio sangue per garantirci ciò che oggi ci appare scontato e dovuto: la Libertà. Ma quanti sono coloro che ancora oggi combatterebbero per difendere il valore autentico della Libertà?
La Libertà la si apprezza qualora ci venga sottratta da un regime ingiusto e demagogico in grado di adulare le masse spesso incapaci di intendere il valore autentico della Libertà sancita dalla democrazia.
Ma il 25 Aprile non è solo la festa della liberazione, è anche e soprattutto la celebrazione della resistenza, una resistenza alla quale hanno partecipato non solo i partigiani, ma anche formazioni liberali, socialiste, monarchiche e i civili, che insieme hanno contribuito, resistendo, a sconfiggere l’invasore.
Molti sono convinti che la Resistenza sia stata una “cosa dei comunisti”. Ecco perché spesso assistiamo al fenomeno di alcuni politici che dichiarano di essere di destra e arricciano il naso quando sentono cantare “Bella ciao”, perché la considerano una canzone comunista. “Bella ciao” è, in realtà, una canzone di cittadini italiani che si svegliano al mattino e trovano il Paese invaso da dominatori stranieri, “Bella ciao” è la canzone degli italiani uniti nella lotta per la libertà.

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