Luoghi romani della Seconda guerra mondiale

Un viaggio di istruzione impegnativo, che ha coniugato attività culturali e sacrosanti momenti di svago: è
quello che ha appena visto impegnati i ragazzi della IV e della V G CAT dell’Istituto 25 Aprile-Faccio, sede di Cuorgné.

Nella settimana dal 20 al 24 marzo i ragazzi, accompagnati dai docenti Silvana Costa Masser e Bruno Bolatto, hanno visitato Roma, riservando alla giornata di giovedì 23 l’incontro con i coetanei del Liceo Ramadù di Cisterna di Latina, gemellaggio a lungo progettato e finalmente realizzato dopo la lunga pausa Covid. Nella prima giornata di soggiorno a Roma, dopo il tradizionale percorso dal Colosseo al Palatino, le due classi hanno potuto usufruire di una guida di eccezione nella visita al Ghetto, il professor Francesco Orvieto, docente al Liceo Mamiani, in veste di guida dell’associazione Progetto Memoria. Il racconto delle vicende del Ghetto ieri ed oggi ha riscosso grande interesse e partecipazione. Il giorno successivo, successivamente alla visita ai tesori della Basilica di San Pietro, i ragazzi hanno partecipato ad un visita guidata offerta dalla Cooperative Vive, che li ha portati alla scoperta di Palazzo Venezia e del Vittoriano degli Italiani: un vero e proprio tuffo nella storia che ha suscitato grande curiosità è stata la sosta nella Sala del mappamondo, là dove il Duce aveva il suo ufficio ed il balcone da cui si affacciava per arringare la folla.
Memorabile e oggetto di infinite foto la vista sull’intera città, nella cornice ineguagliabile della terrazza
panoramica che sovrasta il Vittoriano e l’Altare della Patria. Il mercoledì è stato dedicato alla visita a quello che è stato definito “il più bel museo del mondo”, Galleria Borghese e nel pomeriggio alla mole di Castel Sant’Angelo. Il giovedì ci si è spostati a Latina, dove gli studenti locali hanno fatto da ciceroni ai colleghi canavesani per le vie della città costruita nel 1932 nell’ambito della grande bonifica delle Paludi Pontine, con la successiva sosta al Museo Cambellotti, dove il professor Sergio Mancini ha illustrato loro l’opera di Duilio Cambellotti, sodale del canavesano Giovanni Cena, attivo nelle attività filantropiche della zona e su cui i ragazzi della classe quinta hanno presentato un proprio lavoro di ricerca. L’ultimo giorno, non a caso il 24 marzo, anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, le due classi, tornate a Roma, si sono spostate in via Tasso per visitare il Museo della Liberazione di Roma, dove il professor Gino Candreva ha tenuto loro una dettagliatissima lezione di storia sui luoghi stessi della famigerata occupazione nazifascista.
Naturalmente la lunga maratona per le vie della capitale non ha trascurato i monumenti ed i luoghi più
celebri: il Pantheon con la sua suggestiva architettura e le tombe di Raffaello e dei re d’Italia, Piazza Navona e Piazza del Popolo, la chiesa di San Luigi dei Francesi con i dipinti di Caravaggio, Santa Maria Maggiore e il Laterano con la Scala Santa. Tante suggestioni, tanti ricordi da portare a casa, tante informazioni da ordinare e fissare nella mente, ma soprattutto il rimpianto, una volta sul treno diretti a casa, per tanta bellezza.

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