Si è concluso il percorso formativo “Un Mab in Paradiso” che ha visto impegnati quattro studenti e un docente di tredici scuole secondarie di secondo grado provenienti da tutta Italia dal 17 al 22 luglio a Ceresole Reale.
Il progetto, promosso dal Liceo Crespi di Busto Arsizio, ha proseguito il cammino iniziato con il progetto N@T Natural and Artistic Treasures – Heritages of the Highlands – PNSD, volto alla conoscenza, alla valorizzazione e alla tutela dei patrimoni naturali, storici, artistici e culturali delle alte terre del territorio italiano e alla sperimentazione di modalità di didattica digitale innovativa, learning by doing.
La scelta di raggiungere le terre piemontesi per questo summer camp è nata dalla volontà di celebrare i 100 anni del Parco Nazionale del Gran Paradiso stimolando gli studenti alla sua scoperta attraverso un percorso di mappatura percettiva del territorio.
Lunedì 18 luglio, nella sala del centro visitatori di Ceresole Reale i partecipanti hanno ricevuto il benvenuto del sig Alex Gioannini, Sindaco di Ceresole Reale, e sono stati introdotti alla realtà del PNGP dal direttore del Parco Dott. Bruno Bassani. Il Dott Micheli Lorenzo, ideatore del format MaB, ha introdotto i ragazzi al senso del campo.
Hanno curato gli aspetti formativi e organizzativi il prof. Luca Belotti (Liceo Crespi- Busto Arsizio) e le professoresse Monica Fanizzi (IIS Natta – Bergamo) e Serena Toniolo (IIS 25Aprile-Faccio) formatori della rete nazionale MAB.
Il percorso ha visto studenti e docenti impegnati nelle fasi di osservazione e integrazione ai piani del Nivolet, intorno al lago di Ceresole e al lago Dres da dove un piccolo gruppo ha anche raggiunto il colle del Nel per ridiscendere a Borgata Villa.
L’incontro con turisti e abitanti ha permesso agli studenti di osservare il territorio con gli occhi degli intervistati mescolando la propria visione con differenti punti di vista.
Hanno accompagnato gli studenti nell’uscita al Dres anche i proff Brunasso, Bellino, Munari e Valcauda impegnati nel ruolo di “motivatori local” di tanti ragazzi e docenti alla loro prima ascesa in montagna.
Terminate le fasi esplorative agli studenti, suddivisi in otto team eterogenei per provenienza, è stata affidata una sfida:
“Scrivete una lettera collettiva – rivolta ai neonati del 2022 – che porta con sé la speranza di un futuro di
difesa, salvaguardia e valorizzazione del Parco Nazionale del Gran Paradiso: una piccola missiva letteraria dove fiumi, laghi, ghiacciai, specie animali e vegetali del Parco potranno sostenere le proprie ragioni e scrivere, assieme a noi umani, i termini della vita comune.
Trasformate i dati raccolti nelle fasi di esplorazione (osservazione e cogenerazione), le bellezze come le ferite, le speranze come le preoccupazioni, in nuovo linguaggio, in parole “politiche” che pretendono di essere ascoltate!”
Con creatività e originalità i gruppi, nella giornata finale, hanno presentato i loro lavori a una giuria, composta da rappresentanti della scuola e del Parco. Gli otto lavori, differenti nella loro realizzazione ma tutti intensi nei messaggi trasmessi, hanno colpito tutti i presenti.
Si è aggiudicato il primo gradino del podio il team Maggiociondolo di cui faceva parte anche la nostra allieva Giulia Iorio Peretto. Insieme a lei hanno partecipato al summer camp anche Cecilia Brunetto, Francesca Moro e Matteo Sartore.
Giulia ci racconta il suo punto di vista:
“Arrivi e non conosci nessuno, in un ambiente, per molti, completamente nuovo, sei spaesato e anche un po’ intimidito. Dopo neanche un giorno, però, riesci già a scoprire le bellezze e particolarità che si celano dietro ognuno dei presenti. Sono riuscita a entrare in sintonia con tutti ed è stato davvero interessante confrontare abitudini, tradizioni e dialetti di diverse zone d’Italia. Quest’avventura mi ha anche dato nozioni di difesa e salvaguardia del Parco Nazionale del Gran Paradiso, per nulla scontate. La sfida finale ci è servita per capire al meglio come lavorare in team, unire idee vincenti per elaborare un progetto curato e accattivante. Sono felicissima di aver intrapreso quest’esperienza e spero di avere la possibilità di farne molte altre, grazie dell’opportunità datami!”
Articolo sul sito mab.educational