Martedì 29 gennaio, presso la sala conferenze “Piero Martinetti” di Castellamonte, si è celebrato il Giorno della Memoria con la partecipazione di Marcello Martini, deportato politico a Mauthausen, che con generosità, intensità emotiva e lucida testimonianza, ci ha condotti nei luoghi della deportazione: dalle carceri di Firenze delle Murate, al campo di Fossoli fino al lager di Mauthausen il 21 giugno 1944.
È stato un viaggio in cui abbiamo visto il male, ma anche la fratellanza tra i deportati. “Un gruppo di prigionieri spagnoli diedero un pezzetto di carne a me e al mio amico. Una prova di grande solidarietà, perché tutti erano affamati”.
Siamo stati con lui nel campo di quarantena e abbiamo partecipato alla liberazione del campo il 5 maggio 1945.
Dopo il non facile rientro nella società civile, Marcello si è impegnato a raccontare la sua storia ai ragazzi.
“Oggi sento una sottile propaganda nazionalistica ed è facile da questa scivolare nel razzismo. Si verificano fatti di violenza, bullismo, episodi di mancata solidarietà. Domandatevi il perché, cercate di andare al nocciolo della questione, scegliete in modo consapevole, impegnatevi contro l’ignoranza. La conoscenza è la base della vita”. Questo il suo messaggio finale.
Grazie Marcello, per averci sollecitati a riflettere sulle cause della deportazione nazista, ma anche sul presente. E grazie per il libro che ci hai donato, Un adolescente in lager – Ciò che gli occhi tuoi hanno visto, a cura di Elisabetta Massera, prefazione di Alberto Cavaglion, edito da Giuntina.
Altri momenti del nostro Giorno della memoria sono stati:
l’intervento appassionato del prof. Attilio Perotti sull’Olocausto. Il Professore ci ha ricordato il monito di Primo Levi: ciò che è accaduto può ritornare.
una breve introduzione della prof. Piera Giordano che ha sottolineato il preoccupante intensificarsi di episodi razzisti;
l’emozionante racconto del prof. Marco Cacciatore e dei ragazzi che hanno partecipato al viaggio il Treno della Memoria. Lucrezia Bettas Begalin, Silvia Salcito, Ani Tresso, Pietro Macciotta, Ilaria Fausti, Sara Mazzei, Irene Scapin, Nicoletta Peracchi ed Emanuela Raimondo si sono fatti loro stessi testimoni della Shoah, in modo che il ricordo dello sterminio del popolo ebraico e della persecuzione dei deportati militari e politici e degli oppositori al regime nazista è diventato un impegno consapevole e quotidiano contro il pregiudizio e il razzismo;
il saluto significativo del Sindaco Pasquale Mazza, degli assessori Patrizia Addis e, in chiusura, Chiara Faletto;
il contributo musicale dei nostri bravi studenti musicisti: Lorenzo Capello (bassista), Thomas Lo Cicero (chitarrista) e delle eccellenti cantanti Federica Cappai e Silvia Zamberlan.
“Immagina tutte le persone vivere la vita in pace … Una fratellanza di uomini… Immagina tutte le persone condividere tutto il mondo. Diresti che sono un sognatore, ma non sono l’unico…
Spero che un giorno ti unisca a noi… E il mondo diventerà una cosa sola…”. John Lennon.
Un grazie per il supporto tecnico a Gloriano Acotto, ad Enrico Strazzeri, ai Proff. Paolo Turco e Gianluca Natanni.
La giornata si è chiusa con la visione del film “Una volta nella vita” di Marie – Castille Mention – Schaar, proiettato già venerdì 25 gennaio per le classi del biennio.