Venerdì 31 maggio l’incontro con Massimiliano Tappari si è rivelato, per gli allievi delle classi quarte di grafica, l’incontro con la magia nascosta delle piccole cose.
Tappari ha stupito tutti con la leggerezza, la fantasia e la poesia che fanno parte del suo lavoro di fotografo – artista.
Ha svelato ai ragazzi il segreto per osservare il mondo e i suoi oggetti da punti di vista inconsueti spiegando loro che una macchina fotografica può fotografare la straordinarietà delle cose; che il mezzo fotografico deve essere usato come un blocco da schizzi dove momenti di vita o oggetti comuni, con un gioco di luci o con punti di vista particolari, possono creare nuove associazioni visive e mentali dando luogo a spettacolari mondi fatti di caffettiere che diventano cappotti, becchi d’oca che diventano celebri monumenti, chiavi che diventano castelli, lavandini che emettono suoni e tanto altro ancora.
L’artista ha più volte messo in luce che la fotografia non è un passatempo, ma è un mezzo per esplorare il mondo. La fotografia, catturando un particolare, con l’occhio attento e curioso simile a quello dei bambini, ci porta ad esplorare mondi che ai nostri occhi prima di quello scatto erano nascosti.
Grazie Massimiliano per averci incantati!