Cronaca dell’inaugurazione della biblioteca

Mercoledì, 11 novembre, è stata inaugurata ufficialmente, con l’intitolazione ad Angelo e Giampiero Paviolo, la nuova biblioteca scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore “25 Aprile”.

Nell’aula magna, gremita di pubblico, sono stati accomunati in un commosso ricordo il prof. Angelo Paviolo, preside, scrittore e giornalista, profondo conoscitore delle realtà storiche, umane e sociali del territorio canavesano, e il figlio Giampiero, giornalista e scrittore, professionista di alto livello, fondatore del settimanale “Il Canavese” e caporedattore de “La Stampa”, prematuramente scomparso tre anni fa.

Alla cerimonia, promossa dallo staff di dirigenza del “25 Aprile”, dal Consiglio d’Istituto e dall’Aministrazione comunale di Cuorgnè, sono intervenuti, con testimonianze intense e sentita partecipazione, numerosi amici e colleghi di Angelo e Giampiero.

Dopo la presentazione e i ringraziamenti da parte del Dirigente Scolastico dell’Istituto “25 Aprile” Ennio Rutigliano e del sindaco di Cuorgnè Giuseppe Pezzetto, che hanno sottolineato l’importanza dei libri e della biblioteca scolastica per formare cittadini liberi e responsabili, si sono avvicendati, nel tributo alla memoria di Angelo Paviolo, la prof.ssa Rosanna Tappero, ex preside, succeduta al prof. Paviolo alla guida della Scuola Media “Cena”, il giornalista Paolo Querio, la presidentessa del Lyons Club Alto Canavese Cristina Pedron e il consigliere del Lyons Roberto Favero. Tutti hanno ripercorso con nostalgia gli anni di una vita dedicata interamente alla scuola e alla comunità, sostenuta da solidi valori e da profondi affetti familiari, ricca di competenza, cultura, saggezza ed esperienza, ma anche di umorismo, concretezza, buon senso, umiltà e, soprattutto, di un grande amore per i suoi alunni e per la sua terra.

Di particolare interesse anche l’intervento del tesoriere del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, Paolo Cuselli, che ha posto l’accento sul grande valore della biblioteca, centro culturale di ogni società fin dai tempi antichi e importante risorsa per la piena realizzazione di ogni individuo nell’attuale società dell’informazione e della conoscenza.

Atteso e applauditissimo ospite d’onore della manifestazione è stato Massimo Gramellini. L’illustre scrittore e giornalista, vicedirettore de “La Stampa”, ha tracciato, con accenti di profonda commozione, la figura professionale e umana del collega e amico Giampiero, ricordandone le doti di preparazione, serietà e modestia, ma anche facendolo sentire vivo e presente nella sua appassionata umanità, attraverso aneddoti divertenti e riflessioni argute. Riferendosi al “Buongiorno”, dal titolo “Onore al bassista”, che aveva dedicato all’amico nel giorno della sua scomparsa, Gramellini ha ricordato a tutti i presenti, e in particolare ai giovani rappresentanti degli studenti, che, al di là dei falsi miti di fama e successo di un mondo ormai troppo spesso dominato dall’apparenza, la società civile si fonda sull’impegno di tante persone che, come ha fatto Giampiero Paviolo, sanno lavorare con senso di responsabilità, competenza, impegno e onestà, tenendosi sempre un passo indietro rispetto ai riflettori.

La capacità di conciliare i lati seri e profondi e quelli leggeri e giocosi della vita e il grande senso dell’amicizia, tratti caratteristici della personalità del giornalista scomparso, sono stati sottolineati anche dalle parole di toccante partecipazione emotiva con le quali un compagno d’infanzia ha ricordato gli episodi di spensierata gioventù vissuti insieme nelle campagne del Monferrato e dall’intervento appassionato del collega e amico Guido Novaria.

La figlia di Giampiero Paviolo, Elena, ha ringraziato per la dedica della biblioteca scolastica ai propri cari e ha letto un breve testo di saluto e ringraziamento della nonna, la prof.ssa Elena Paviolo, amatissima moglie di Angelo, che ha voluto così essere presente, almeno idealmente, alla cerimonia.
Alla giovane Elena e a Massimo Gramellini il compito di scoprire le due targhe ricordo: quella affissa alla porta della biblioteca scolastica, dono dei colleghi de “La Stampa”, e quella realizzata dagli allievi del Liceo Artistico “F. Faccio” di Castellamonte, che impreziosisce l’ingresso del locale.

Le autorità e tutto il pubblico intervenuto alla manifestazione hanno infine potuto visitare la nuova biblioteca, dove sui tavoli di lettura erano stati esposti i volumi donati per l’occasione dal Lyons Club Alto Canavese, dal quotidiano “La Stampa”, dall’Associazione “Amici del Gran Paradiso” e dal Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, che andranno ad arricchire il patrimonio documentario dell’Istituto.

 

 

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